Teatro Civile

(H)EART(H)LESS

Performance for planet
Terra. Ogni nostra azione, anche quella apparentemente più innocua, ha delle conseguenze. Terra.
Viviamo senza plastica!
“La spazzatura è nel mare, nei prati, tra la gente.
Vola nello spazio tra le stelle.
La spazzatura è in tv, nel cibo e nella mente.
Si confonde con l’odore della pelle.
La spazzatura avanza, soffoca e galleggia.
Sono i resti dell’umano che festeggia.”
di e con
Elisa Faggioni
Irene Maria Giorgi
Scuola di fotografia digitale
Imago Arts And Digital
Ringraziamo
Teatro Imperiale di Guidonia
Teatro Vittoria di Roma
Plastic free onlus

Al di là del Muro

2020

Berlino 1989. È la storia di un gruppo di ragazzi (di circa 12-13 anni) di Berlino Est nel periodo che va da pochi mesi prima della caduta del Muro alla riunificazione della Germania. I ragazzi frequentano una scuola a ridosso del Muro, presenza quotidiana nella loro vita. Ma qual è la quotidianità nella Germania dell’Est? In che cosa è diversa da quella dei loro coetanei che si trovano a pochi metri al di là del Muro? Lo spettacolo frutta la tecnica del teatro di narrazione per raccontare in modo semplice e diretto una delle più importanti pagine della nostra storia.

Obsolescenza

Lenta ma continua e progressiva perdita di efficienza, di funzionalità, di valore.
Obsolescenza non materiale ma umana. Partendo da questo termine si snodano avvenimenti e fatti della nostra storia recente in cui si è applicata la tecnica dell’obsolescenza programmata su esseri umani.
“La rottamazione dell’uomo”. Quelli che non sono più al passo coi tempi e competitivi diventando obsoleti. La domanda che ci poniamo è: Chi decide quando un uomo diventa obsoleto, superato, inutile. Chi scrive la data di scadenza di un essere umano? Due attori in scena che raccontano e allo stesso tempo, come nel terzo teatro, diventano personaggi. Teatro di narrazione dunque, una drammaturgia contemporanea che a tratti sfocia nel teatro civile.
Teatro dell’Applauso
Obsolescenza
Scritto e diretto da Elisa Faggioni
Con Renato Mucciarelli e Emanuele Palmieri

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Al di là del muro

2020

Berlino 1989. È la storia di un gruppo di ragazzi (di circa 12-13 anni) di Berlino Est nel periodo che va da pochi mesi prima della caduta del Muro alla riunificazione della Germania. I ragazzi frequentano una scuola a ridosso del Muro, presenza quotidiana nella loro vita. Ma qual è la quotidianità nella Germania dell’Est? In che cosa è diversa da quella dei loro coetanei che si trovano a pochi metri al di là del Muro? Lo spettacolo frutta la tecnica del teatro di narrazione per raccontare in modo semplice e diretto una delle più importanti pagine della nostra storia.

Ustica

Spettacolo documentario sulla strage di Ustica vista dalla parte del presidente dell’Itavia Aldo Davanzali.
Aldo Davanzali, un nome. Molti di voi forse si chiederanno “chi è?”. Ho voluto fare questo spettacolo per spiegarvelo. Fino al 1980 è esistita in Italia la società Itavia, la prima compagnia aerea privata italiana; la sua flotta di dodici aerei copriva voli nazionali ed esteri. Il proprietario era Aldo Davanzali.
Il 27 Giugno 1980 un DC9 Itavia venne abbattuto da un missile mentre era in volo da Bologna a Palermo. A bordo del velivolo erano presenti ottantuno persone. Per anni la giustizia ha dato la colpa ad un “cedimento strutturale” dell’aereo Itavia coprendo le effettive responsabilità allo scopo di difendere diversi interessi: politici, internazionali, strategici.
Così nel gennaio del 1981 il ministro dei trasporti Rino Formica revocò tutte le concessioni di volo. L’Itavia chiuse i battenti. Aldo Davanzali fu massacrato e lasciato solo. L’effetto domino che si scatenò fu devastante per lui e tutto gli scivolò dalle mani comprese le altre imprese della famiglia: la ditta di rimorchiatori Sadar Incop, la Sinim immobiliare, la Incop di Ravenna e il villaggio turistico Costa Tiziana a Crotone; caddero una ad una come un castello di carta. Duemila dipendenti rimasero senza lavoro.
Quest’uomo pagò per tutti ma non c’entrava niente.
Questo spettacolo-documentario nasce dal desiderio di far conoscere quanto forse tanti non sanno e che merita di essere ricordato.

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Durante le mie ricerche ho incontrato molte persone che hanno conosciuto Davanzali. Ognuna di loro mi ha regalato qualcosa, ma quello che di più mi ha colpito è la coerenza tra di loro sul suo ricordo “…era alto, affascinante, molto gentile… sempre con i suoi occhiali alla Onassis“. Questo attaccamento all’uomo prima che all’imprenditore mi ha commosso. Ancora oggi a distanza di più di trenta anni i suoi ex dipendenti, i suoi “ragazzi” come li definiva Davanzali, si sentono, si vedono e sono rimasti in contatto.
Io Aldo Davanzali non l’ho conosciuto, con l’Itavia non c’entro niente e non sono coinvolta in nessun modo con la strage di Ustica eppure ho sentito necessario parlare di questa storia.
Diceva: «a mia consolazione è non aver mai visto dubitare di me i parenti delle vittime»
Aldo Davanzali combatterà tutta la sua vita per la verità. Morirà a 83 anni, malato del morbo di Parkinson. Nullatenente.
La Cassazione gli darà ragione il 28 Gennaio 2013.
Teatro dell’Applauso
Ustica
Scritto e diretto da Elisa Faggioni

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